In Campania non potrebbe circolare il 35% delle vetture private. Ecco come essere in regola e cosa si rischia se si guida un mezzo non revisionato nei tempi e nei modi previsti dal codice della strada Che il parco auto italiano non fosse giovanissimo era cosa nota (9 anni e 9 mesi l’età media delle nostre automobil), ma che addirittura un veicolo su quattro non sia in regola con la revisione è oggettivamente allarmante. In base ad un’analisi compiuta da Facile.it a ottobre 2017 non avevano avuto il necessario via libera alla circolazione oltre 13 milioni di veicoli. Se si restringe l’analisi alle sole vetture private la proporzione, purtroppo non cambia di molto; non erano in regola oltre 7,4 milioni di veicoli, equivalenti al 19,50% del totale.
La Campania peggio di tutti
Partendo da dati ufficiali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il portale leader in Italia per il confronto delle polizze assicurative ha potuto tracciare una mappa delle aree d’Italia in cui il fenomeno delle auto non revisionate è più forte.
La prima parte dello studio ha considerato non solo le automobili private, ma il totale dei veicoli iscritti ai registri (quindi anche motocicli, mezzi pubblici, auto a noleggio e via dicendo). Su un totale di oltre 52.000.000 di mezzi, quelli non in regola con la revisione sono risultati essere poco più di 13.000.000. Declinando i numeri su base regionale, la Campania conquista a mani basse il primato sia in termini assoluti (1.869.504), sia in proporzione al totale parco circolante con un inquietante 40,72% di mezzi che, in base alla norma, non potrebbero circolare. Continuando a scorrere la classifica, alle spalle della Campania si trovano, per totale veicoli non revisionati, il Lazio (1.672.195) e la Lombardia (1.661.244). Se si leggono i dati in un’ottica percentuale, invece, la medaglia di argento è conquistata dalla Sicilia (36,87%) e quella di bronzo dalla Calabria (35,14%).
Cos’è la revisione, come e quando
La revisione dell’auto consiste nel suo controllo periodico presso operatori specializzati che si assicurano che le caratteristiche della vettura siano conformi a quanto previsto dal codice della strada per sicurezza, silenziosità e salubrità. La revisione del mezzo di trasporto va effettuata periodicamente e il lasso di tempo che trascorre tra una revisione e l’altra dipende dal tipo di veicolo che si possiede. Per i normali veicoli adibiti al trasporto di persone (le automobili per intenderci) la revisione è richiesta ogni 4 anni dalla data di immatricolazione e, successivamente, ogni 2 anni. Se il mezzo di trasporto supera il numero di 9 posti per persone o si tratta di autoveicoli destinato a trasporti di cose o per uso speciale, la revisione è richiesta ogni anno. Regola che si applica anche ai taxi, alle autoambulanze, per i veicoli a noleggio con conducente e per le auto d’epoca.
Circolare senza: ecco cosa si rischia
Circolare con un’auto con la revisione scaduta, essendo un pericolo non solo per se stessi ma anche per gli altri, implica multe davvero salate: da 169 a 679 euro (in caso di recidiva gli importi raddoppiano). Se si viene fermati e trovati senza revisione potrebbe essere sospesa anche la carta di circolazione fino a che non si effettua la revisione e sarà consentito spostare il mezzo solo per recarsi al centro revisioni più vicino. Se, infatti, si circola con un veicolo la cui carta di circolazione è sospesa si rischiano ulteriori multe che vanno dai 1957 ai 7829 euro. Alla multa, in questo caso, però, si aggiunge anche il fermo amministrativo per 90 giorni del veicolo ma continuando a violare la legge si può arrivare anche alla confisca del mezzo di trasporto. E’ quasi superfluo ricordare che la revisione periodica dell’auto è uno degli obblighi normativi espressamente previsti dal codice della strada (art.80) e il mancato rispetto della legge ha anche importanti ripercussioni in termini assicurativi. Se l’auto non è in regola, in caso di sinistro la compagnia ha il diritto di rivalersi sull’assicurato.
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